un altro modo di fare coro

Ci sono vari modi di pensare alla costituzione e conduzione di un coro di ragazzi ; c’è chi si ritrova in coro per socializzare, per cantare in modo spontaneo allestendo un repertorio piacevole e di immediato effetto, magari con movimenti coreografici o supportati da basi o impianti audio.

Se da un lato tutto questo è sicuramente meritorio da parte del maestro e dei coristi che impiegano il loro tempo libero con l’arte della musica, dall’altro lato non mette in luce le reali capacità e potenzialità che i bambini e ragazzi nella fascia pre e adolescenziale hanno e possono dare.

C’è un altro modo di chiedere e indirizzare i ragazzi a “far coro” da parte del maestro, quello di trasmettere in loro con il proprio esempio, capacità musicali e sensibilità, la ricerca del gusto del bello e dell’intimo che la musica può dare a chi la pratica e ascolta. Tutto questo lascia una traccia indelebile nei i ragazzi sia dal punto di vista educativo che musicale.

Questa è la strada che ha deciso di seguire e perseguire con il coro Arte Musica Debora Bria con il suo stretto collaboratore nonché pianista Carlo Beltramo.

Sentire cantare (ma è limitativo) o meglio “far musica” questo coro riempie il cuore di emozioni chi lo ascolta e di speranza che il bel canto possa continuare a essere diffuso in Italia anche dai cori di voci bianche.

Tante volte si sente dire che i ragazzi di oggi evitino i sacrifici, le fatiche e non sappiano più emozionarsi. Vedere in prova i ragazzi del M° Bria noto che sono tanto più contenti del loro modo di cantare quanto più si impegnano a ricercare capire e interpretare il testo e il pensiero musicale dell’autore.

Questo disco è, a mio avviso, una testimonianza di quanto detto. I migliori complimenti e auguri ai bravissimi maestri, ai ragazzi e ai loro genitori che li sostengono e incoraggiano in questo stupendo percorso.

Mario Mora, Direttore del Coro “I Piccoli Musici”di Casazza BG, dalla recensio­ne del Cd Cantus Novus.